Aglio per l'ipertensione


L'aglio è ampiamente utilizzato dai pazienti per i suoi effetti di riduzione della pressione arteriosa.
Una meta-analisi pubblicata nel 2008 ha concluso che il consumo di aglio abbassa la pressione sanguigna nei pazienti ipertesi e normotesi.
Sono stati rivisti i dati attualmente disponibili per stabilire se l'aglio può anche avere un ruolo benefico nella riduzione degli eventi cardiovascolari e della mortalità nei pazienti con ipertensione.

Per determinare se l'uso di aglio in monoterapia, nei pazienti ipertesi, fosse in grado di ridurre il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare rispetto al placebo, è stata eseguita una ricerca sistematica di studi inseriti in diversi database.

La ricerca ha identificato 2 studi randomizzati e controllati per l'inclusione. Uno studio comprendeva 47 pazienti ipertesi e ha dimostrato che l'aglio riduce in modo significativo la pressione sistolica media supina di 12 mmHg ( p=0.04 ) e la pressione arteriosa diastolica media supina di 9 mmHg ( p=0.007 ), rispetto al placebo.

L'aglio si è dimostrato privo di effetti collaterali e sono stati segnalati effetti collaterali non-gravi. Ci sono stati 3 casi in cui è stato notato un lieve odore di aglio.

Non è stato possibile effettuare la meta-analisi del secondo studio in quanto non riportava il numero di persone randomizzate per ciascun gruppo di trattamento.

E' stato riferito che 200 mg di polvere di aglio tre volte al giorno, in aggiunta alla terapia basale con Idroclorotiazide e Triamterene, ha prodotto una riduzione media della pressione sistolica di 10-11 mmHg e della pressione diastolica di 6-8 mmHg rispetto al placebo.

In conclusione, ci sono prove insufficienti per stabilire se l'aglio fornisce un vantaggio terapeutico rispetto al placebo in termini di riduzione del rischio di mortalità e morbilità cardiovascolare in pazienti con diagnosi di ipertensione.
Ci sono inoltre prove insufficienti per determinare la differenza dei ritiri a causa di eventi avversi tra i pazienti trattati con l'aglio o con il placebo.
Sulla base di 2 studi in 87 pazienti ipertesi, sembra che l'aglio riduca la pressione arteriosa media sistolica e diastolica in posizione supina di circa 10-12 mmHg e 6-9 mmHg, rispettivamente, oltre l'effetto del placebo, ma gli intervalli di confidenza per questi effetti stimati non sono precisi e questa differenza di riduzione della pressione arteriosa rientra tra la variabilità nota nelle misurazioni della pressione sanguigna.
Questo rende difficile determinare l'impatto reale dell'aglio sulla riduzione della pressione arteriosa. ( Xagena_2012 )

Stabler SN et al, Cochrane Database Sist Rev 2012

Cardio2012